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domenica 23 settembre 2012

Il Decalogo del perfetto Turista (anche per quelli della Domenica!) PARTE II


Parte II delle norme di comportamento del turista perfetto!





6) Le File e l'attesa:

è inevitabile come il passare del tempo! L'attesa, la fila, i momenti morti o di passaggio, i  botteghini per i biglietti...che sia di 5 minuti o di un'ora potete stare  certi che per quanto una guida abbia preparato tutto nei minimi dettagli, sicuramente ci sarà da fare qualche fila e/o aspettare! In questi casi, purtroppo inevitabili, c'è ben poco da fare; l'unica è armarsi di santa pazienza e lasciarsi guidare dalla "guida" appunto. Vi assicuro che spesso è praticamente impossibile fare prenotazioni per anticipare i tempi, anche perchè nella maggior parte dei casi le persone mandano le proprie adesioni il giorno prima della visita, cosa che rende impossibile a meno di doti di chiarovegenza, qualsiasi conferma e prevendita di biglietti. In altri casi, invece sono le cosi dette aperture straordinarie che si fanno atendere, come per esempio quando fuori da una chiesa bisogna aspettare che finisca il matrimonio, per poter entrare a vedere la cripta. E' così...quando fai la guida turistica impari ad accettare che certe cose sono congenite soprattutto a Roma. Non resta che ottimizzare questi tempi "morti", per chiacchierare, commentare le cose viste prima, sedersi un attimo o bere un goccio d'acqua!

7) Lo Stop...che faccio?
Niente! Più semplice di così...
Quando il gruppo si ferma sotto indicazione della guida, significa che c'è qualcosa da notare e che sta per partire una spiegazione. In questi contesti la guida dovrebbe cercare il luogo più adatto per fermarsi e poter parlare senza disturbare gli altri visitatori o i passanti. Gli Stop sono veramente fondamentali nel caso in cui ci siano adolescenti o bambini nel gruppo, perchè ciò permette di sottolineare quando si deve mettere su "ON" l'attenzione e l'udito. Se una guida parla in continuo dopo mezz'ora la voce diventerà un sottofondo che non stimolerà più nessuno. Fidatevi di chi vi accompagna perchè è suo il dovere di farvi vedere le cose migliori, offrirvi le spiegazioni più efficaci e organizzarvi la visita nel modo meno stressante possibile.

8) Faccio mille domande....perchè so tutto!
E veniamo al primo dei punti dolenti; Tutti, laureati e non, esperti più o meno, piccoli e anziani, ventenni saccenti e curiosi che da quando stanno in pensione hanno visto  milioni di documentari di storia....Tutti credono di sapere quasi tutto prima e durante una visita guidata!
Personalmente ammiro molto la curiosità negli esseri umani e mi piace molto quando qualcuno che non è un esperto in  materia, vuole conoscere di più e vuole condividere i suoi dubbi o riflessioni con me. Ciò nonostante devo ricordarvi che esiste una differenza tra un non addetto ai lavori che esprime delle curiosità, avendo visto un paio di documentari sull'antica Roma e un laureato che sia archeologo, storico o antropologo che ha studiato e smembrato ogni sanpietrino per almeno 10/15 anni con METODO...e sottolineo con METODO!
Non sono le nozioni singole a fare la differenza, ma la totalità di queste ultime; la capacità acquisita di poter passare da un millennio all'altro senza colpo ferire. Non interromepete quindi una guida in continuazione anticipando cose ovvie o facendo domande inutili giusto per far sapere a tutti che siete preparati sull'argomento.Ricordatevi che non è questo il motivo di una visita, non è un gioco di forza a suon di nozioni e non è una gara a chi spara cose più assurde e incredibili. Una brava Guida turistica avrà qualcosa di unico che le viene dal suo modo di essere, avrà una serie di nozioni dovute agli studi, ma avrà soprattutto l'esperienza che la renderà impeccabile (più o meno) nell'organizzazione e nella tempistica.


9) I Doveri e i Piaceri della Guida che vi accompagna.
La Guida che vi accompagna ha il dovere di agevolare la vostra visita culturale o passeggiata, fornendo le spiegazioni più efficaci, brevi e complessive. Deve pianificare col gruppo eventuali necesità particolari in caso di anziani o bambini, decidere le soste, cambiare eventualmente anche il percorso in caso di eventi improvvisi e essere disposta sempre a seguire entro certi limiti le curiosità e i dubbi dei partecipanti. Ha il dovere di illustrare il percorso con gli eventuali cambiamenti, se ci saranno dei bagni, delle soste seduti e/o bar o fontanelle per l'acqua. Se ci sono bambini o portatori di handicap, la guida ha il dovere di inglobarli nella visita, meditando col gruppo su un percorso più adatto a loro. Ha il dovere di non rendere noiosa, ripetitiva e banale una visita, deve farsi capire e a volte ripetere fino all'inverosimile, trascinare, richiamare all'ordine e pretendere un comportamento atto ai luoghi di cultura e di culto. La vostra guida vi dirà con piacere cosa è meglio fotografare, se è possibile, risponderà alle vostre curiosità se è il momento giusto di parlarne e ripeterà con immensa gioia le domande sagaci che qualcuno le farà in privato, per rendere partecipi tutti delle osservazioni brillanti che la visita farà scaturire. Il più grande piacere di una Guida turistica è farvi andare a casa con qualcosa in più, belle foto e un bel ricordo dell'esperienza trascorsa.  

10) I Bambini durante una visita guidata:
Nel caso di una scolaresca, di solito tutto viene deciso prima con le insegnanti in base alle necessità. In tal caso sarebbe piu che opportuno preparare la classe alla visita con una lezione preliminare, che insieme a un supporto visivo possa introdurre i temi e introdurre un po di curiosità nei ragazzi. In questi casi la suspance è sempre il metodo migliore; crimini, misfatti, promesse disilluse, storie di geni che litigavano con tutti, amori infranti, re crudeli e super eroi permettono un ampia scelta di storie da raccontare per far nascere l'aspettativa giusta per quel quadro frutto di un litigio piuttosto che quella strada dove si vendeva il pesce.  Quando il gruppo è invece eterogeneo e ci sono anche dei bambini di età differenti tutto diventa più complicato. Non si può fare una visita mirata con un vocabolario più adatto a loro, altrimenti gli adulti si annoierebbero ma non si può nemmeno ignorarli (cosa che di solito fanno quasi tutti i miei colleghi!!). A mio avviso la soluzione migliore è introdurre a grandi linee degli argomenti in un modo semplice ed efficace, anche pittoresco che faccia presa su tutti grandi e piccini, poi una volta coinvolti i piccoli in qualche osservazione più generale, lasciarli stare rivolgendosi agli adulti. In questo tira e molla, l'importante è che il bambino non venga sollecitato in continuo ne tantomeno che venga stressato richiamandolo in continuo all'attenzione. Io sono fermamente sicura che se si espongono le cose in modo interessante nulla al mondo sarà noioso e dai 4 ai 100 anni tutti potrenno seguire qualcosa e magari riflettere su ciò di cui si è appena discusso. I genitori ovviamente  hanno il DOVERE, e sottolineo il DOVERE, di educare i loro figli, di metterli in condizione di saper ascoltare, di camminare per più di 10 minuti e di essere CURIOSI verso quello che si conosce. Deve essere il genitore a rimproverare il bambino che da fastidio alle altre persone o che disturba lo svolgersi della visita e non la guida (e questo lo sottolineo); la guida turistica non è un tiranno cattivo, è una persona che sta lavorando e fa di tutto per fare in modo che tutti si divertano e siano soddisfatti.



Buona visita allora!




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