Tag Manager head

Pixel Facebook

mercoledì 6 febbraio 2013

Cicero in Rome vi porta......"A spasso con le Amazzoni!"

.......A Spasso con le Amazzoni!



A volte per comprendere veramente certi fenomeni moderni come i telefilm e le telenovelas, basta andare a guardare nel nostro passato per ritrovare le stesse dinamiche assurde nella mitologia.

Definire cosa è il "MITO" è un discorso un po troppo lungo e complicato per questo spazietto; diremo quindi solo che si tratta di "storielle" più o meno importanti in una società, che raccontano i capisaldi religiosi o meno dell'origine, delle conquiste e degli accadimenti di un gruppo umano di un qualsiasi periodo storico.
Di solito i racconti mitici hanno a che fare con un modo di comportarsi giusto e adeguato, che dovrebbe essere da esempio per chi ascolta (in teoria, perché oggi certe storie fanno solo ridere!) e all'opposto un'atteggiamento sbagliato, perseguito da parte dei soliti "Cattivi della Storia"...i Nemici insomma!
In questo racconto parleremo delle temibili Amazzoni; donne, indipendenti, autonome, bellissime e sexy, guerriere, feroci....a me non sembrano poi cosi male, ma per i Greci (e di riflesso per i romani) queste donzelle fuori dal controllo patriarcale che loro ritenevano essere sicuro, dovevano essere proprio dei nemici aberranti.



A parlarci di queste simpatiche ragazze sono più o meno tutti gli autori antichi greci e latini. Cosa Sappiamo di loro?  Che andavano in giro vestite in modo succinto o addirittura seminude, che si mutilavano il seno destro per poter tirare con l'arco (O_o), che cavalcano cavalli di razza scoccando frecce, che avevano un'origine semi-divina discendendo da Marte e per questo erano guerriere feroci.
Odiavano tutti gli uomini e per accoppiarsi andavano una volta l'anno in un paese vicino, dove d'accordo con  i maschi locali in una notte buia per non vedersi troppo in faccia, venivano concepiti i figli delle amazzoni.

Ovviamente le ragazze (sempre secondo questi racconti fatti da maschi greci!!) si tenevano solo le figlie femmine, i maschi Kaputt!...o al massimo venivano usati come schiavi.



Nelle prime rappresentazioni (raffigurazioni sui vasi per esempio), le Amazzoni non erano mai nude ma coperte con abitini succinti che permettevano di mostrare i loro tatuaggi. 
La loro terra di origine (sempre secondo le nostre fonti fantasiose...) era la Scizia vicina al Caucaso (diciamo nell'odierna zona montuosa a cavallo tra il Caucaso e la Georgia- Russia meridionale). 



Naturalmente di questa terra montuosa oltre la palude non possiamo che dare una collocazione generica , basata sulle Mappe riportate da varie epoche successive.
Autori illustri come Strabone e Omero nei loro trattati serissimi riportano aneddoti e abitudini su questo popolo per loro quasi alieno. A noi (grazie al telefilm su Ercole diciamo la verità) è arrivata, più di tutte, la storia di  Ercole (o Eracle per i greci) e/o Teseo un mitico re al quale toccò affrontare le Amazzoni. 
Diciamo che al di là del personaggio maschile, che in ogni caso era sempre il difensore dello stile di vita greco (e romano), c'è un uomo che deve rubare la cinta d'oro della regina amazzone Ippolita, simbolo della loro forza e indipendenza. Naturalmente quando la bella Ippolita vide Teseo/Ercole/uomo irresistibile, occidentale, disposto a schiavizzare una donna non poté fare altro che innamorarsene perdutamente. Da questo punto in poi la storia segue diverse versioni, ma in soldoni indovinate un pò....il nostro Eroe maschio occidentale con l'inganno in lotta e ferendo/offendendo a morte la regina delle Amazzoni colpendola proprio sul seno mutilato, gli strappa la cintura. 




Ogni vero Eroe o Re greco doveva aver ucciso almeno una Amazzone (o almeno doveva averla sedotta prima di ucciderla!); anche Achille ebbe una bella avventura simile con Pentesilea, che tra le altre cose era anche la sorella di Ippolita (pare!). Le ragazze ebbero un discreto ruolo anche nella guerra tra Troiani e Greci, in aiuto dei primi...ma secondo voi gli Dei potevano mai permettere che ai greci succedesse qualcosa???? e no! 



Ora, la potete mettere come volete, ma il fatto essenziale è che in qualsiasi modo la girate, questo popolo mitico rappresentava per la fragile società patriarcale e maschilista occidentale, la volubilità, la forza e l'indomabilità della natura e del genere femminile (diciamola tutta!) . Queste "Femmine Ribelli" andavano punite, controllate, distrutte, uccise, conquistate e ridotte in schiavitù o fatte innamorare per essere ridotte comunque  di stato, ordine e grado. 



Il mito delle Amazzoni affascinò poeti e artisti di tutte le epoche e anche i viaggiatori e i missionari che dal 500 in poi se ne andarono in giro a conquistare e colonizzare terre e popoli inermi. Questo accadde perché in molte zone della terra, i missionari cattolici si scontrarono con donne guerriere o comunque con popoli che avevano in altra considerazione il genere femminile tanto da avere donne tra le figure di spicco e i capi di una comunità. Ad ogni modo quando in Sud America videro queste donne guerriere difendersi con le unghie e con i denti contro le armi da fuoco, decisero che lì doveva essere la terra delle Amazzoni; l'Amazzonia, appunto!



 Il Mito di queste donne indomabili e ribelli è un po' stata la fissa della società occidentale da sempre e anche se tanto temute, venivano spesso rappresentate nei frontoni dei templi, anche a Roma (si a casa nostra) nei templi dedicati a Apollo e altri Dei protettori dell'intelletto e delle Arti in generale. Il Monito era sempre quello: con l'astuzia e la forza dell'ingegno umano (del maschio greco/romano) l'indomabile natura e l'imprevedibile forza prorompente delle donne guerriere potevano essere distrutte e quindi controllate.



Francamente, preferisco pensare che di questo popolo mitico ogni donna di oggi ha qualche gene dentro di sé e che ancora oggi (sotto altre forme) continuano a far paura il non rispetto di certi schemi sociali.




Non so voi....ma io mi sento parte del clan! ;)

W le Amazzoni.... 



Bibliografia di Base:
- Erodoto Storie
-Omero Illiade
-Strabone Geografia
- William Smith Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology

Nessun commento:

Posta un commento