La Girandola di Castel Sant'Angelo
e il divertimento secondo Michelangelo!
Edzione 2012 |
Chi in questi ultimi anni non ha la fortuna di poter partire per mete esotiche per il ponte romanissimo del 29 giugno (santi Pietro e Paolo, protettori di Roma appunto), ha la possibilità di mimetizzarsi nella massa oceanica di turisti e romani che si riversano sulle sponde del Tevere, la sera del 29 per ammirare lo spettacolo del "La Girandola".
Mi direte voi, e va bene è uno spettacolo pirotecnico, alias di fuochi di artificio dalla terrazza di Castel Sant'Angelo....che c'è di strano? Nulla se non fosse che questa tradizione, persa per molti secoli nel dimenticatoio, tra le altre cose, l'abbia iniziata niente poco di meno che Messer Michelangelo....(con un contributo successivo di Bernini). Si proprio quel Michelangelo...lo scultore, il pittore, l'artista!
Era il 1496 quando il nostro amato e irrequieto artista pensava e ripensava a come realizzare questo suo progetto.
La sua idea di base era quella di sconvolgere, nel buio della sera, gli spettatori con un prodigio di Luci e Fuoco che attraverso un'attrezzatura mobile, che cioè era in grado di girare, avrebbe creato un vero e proprio "effetto" fontana.
Edizione 2010 |
raffigurazioni medioevali sui razzi pirotecnici cinesi |
E' ovvio che per tutti noi, adesso è solo un bellissimo spettacolo di luci senza nessuna pretesa di essere l'unico al mondo. Ma, pensate per un solo momento di essere in quell'epoca...senza corrente elettrica, senza tv o internet e immaginatevi che mentre tornate a casa con la vostra fiaccola vi imbattete in questa scena...cosa avreste pensato?
Sareste rimasti sicuramente colpiti ed entusiasmati
da questo spettacolo audace ed è proprio per questo che viaggiatori e spettatori, artisti e poeti, tutti hanno voluto lasciare un pensiero su questa visione. Ed è proprio questo il motivo per cui abbiamo resoconti, poesie, dipinti e stampe che ci raccontano del loro stupore, secolo dopo secolo.
La girandola ritratta nell'800- Museo di Trastevere Roma |
"Cose Meravigliose di Roma" del 1625, i resoconti di Goethe, "Viaggio in italia" di Lalande nel 1765, senza contare innumerevoli cronache, stampe, dipinti (alcuni dei quali riportati nel post!) e qualche sonetto di cui il più noto è quello del Belli, La Girannola del 34 del 1834 che non faticherete a rintracciare in rete. Questi sono solo alcuni documenti storici che ci permettono oggi di conoscere meglio questa tradizione.
Una riproduzione del 700 |
Ai tempi della progettazione la Pirotecnica era già largamente stata inventata in Cina tra l'anno mille e il milleduecento e che per ovvi motivi intorno al milletrecento era stata importata un po' dovunque in Europa e in Italia, diffondendosi proprio dal triveneto che con i suoi commercianti/viaggiatori lungo le vie della seta, aveva la possibilità di acquistare i razzi pirotecnici.
quadro del 600 |
Michelangelo pensò di mettere in scena la sua idea di fuochi d'artificio per festeggiare il pontificato di Sisto IV, il papa di ponte Sisto e della Cappella Sistina (ma non fu lui che commissionò l'affresco della volta a Michelangelo). Il pontificato del papa Sisto fu ovviamente solo una scusa.....perché di seguito iniziarono a farlo per ogni occasione! Il nome Girandola deriva dalla struttura di base circolare a ruota su cui erano montati i razzi pirotecnici. La ruota girando creava l'effetto "caotico" e i razzi esplodevano così in tutte le direzioni.
Bernini in seguito modificò alcuni aspetti tecnici, per rendere la girandola ancora più scenica e avendo assistito a un'eruzione a Stromboli, gli sembrò necessario dover far somigliare il più possibile lo spettacolo pirotecnico a un'eruzione vulcanica!
Dopo innumerevoli anni di sevizio, così come era apparsa la Girandola svanì nel nulla a metà circa dell'800.
Le cause vanno ricercate nel reperimento dei materiali necessari e sicuramente anche nei fondi che lo spettacolo richiedeva. Non dobbiamo inoltre dimenticare che nel 1870 inoltre, la presa di Porta Pia sancisce la fine di un già morente Papa Re la cui girandola era diventata proprio uno dei simboli del suo potere economico e dei suoi sprechi principeschi.
Fu così che tutti, generazione dopo generazione, hanno dimenticato cosa significasse vivere questo evento.
Soltanto nel 2008, la rappresentazione storica della Girandola è ripresa, grazie alla volontà di un gruppo di ricostruzione storica romana, Gruppo IX Invicta, e col tempo è diventato l'evento sponsorizzato dal Comune che oggi conosciamo.
Oggi la Girandola sfoggia le glorie del passato per un modico prezzo compreso tra i 50 e i 60 mila euro (come riportano diversi quotidiani) a spese delle casse comunali. Dato lo sforzo economico del presente e quello evolutivo del passato il minimo che noi romani possiamo fare è correre ad ammirare lo spettacolo e magari invece di pensare ai tanti soldi dei cittadini che vanno in fumo e colori, durante la mezz'ora di spettacolo, potreste pensare a Michelangelo, a Bernini, a come ritrovare l'estro creativo che rese alcuni italiani famosi nel mondo e nella storia, alla gloria del passato e tutto quello che ancora si può fare per svegliare questa città ( e non solo questa!).
Buona Visione!
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