Proprio sicuri che la festa di Halloween non ci riguardi affatto?
Pronti a ricredervi?
Esposizione delle tipiche zucche intagliate in Irlanda |
Questo articolo narra di come una festa considerata ormai solo per bambini e matti, possa racchiudere una storia millenaria, religiosa e pagana allo stesso tempo, moderna e antica, americana ma incredibilmente europea e soprattutto italica...sorpresi?
Andiamo per ordine...
Di cosa stiamo parlando? La festa di Ognissanti che in teoria festeggia tutti i Santi Martiri il Primo di Novembre e la notte che l'anticipa, conosciuta ormai da tutti come la notte di Halloween.
Siamo proprio sicuri che tutto ciò non riguarda noi italici e che tutto sia proprio come si crede?
Halloween viene etichettata senza mezze misure, una festa Anglosassone, importata in America per lo più dagli immigrati Irlandesi a fine'800; ok ma come ci è finita in Irlanda? Ve lo siete mai chiesto?
Le uniche certezze che abbiamo su questa versione moderna della festa sono 3:
1) si festeggia il 31 Ottobre
2) la festa riguarda il mondo della morte e in generale delle paure umane più cupe legate alla fine della vita.
3) il termine Halloween deriva da All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti (in inglese arcaico All Hallows Day - troverete tutte le info sul passaggio linguistico sul dizionario di Oxford). In poche parole stiamo parlando della Vigilia di Ogni Santi.
Aspettate un momento....quindi la "Paganissima" e Americanissima Halloween è per definizione collegata con la festa di Ognissanti, Cattolica e assolutamente Europea, che sicuramente è almeno di origine medioevale? .....Si e c'è molto altro da scoprire......Scommetto che ora siete curiosi!
Cartolina di auguri inizio 900 da inviare per posta |
Se andiamo a togliere la gran parte delle sfaccettature commerciali della Festività odierna, troveremo che di fondo, cosi come per ogni altra Festa Religiosa, c'è un motivo legato essenzialmente al passaggio delle stagioni e delle attività agricole-pastorali. Il nostro mondo, anche se sotto altre regole apparentemente, è collegato in modo indissolubile ai cicli del sole e della terra, anche se poi noi oggi gli diamo motivazioni religiose. Non ci dilungheremo ulteriormente su questo argomento anche perché meriterebbe una tesi di dottorato e certo non un semplice articolo su un Blog, vi basterà ad ogni modo, pensare che tutte le Feste religiose più o meno avvengono negli stessi periodi, in concomitanza con i solstizi e gli equinozi e con il ritmo della attività agricole.
Maschere incredibili per uno spettacolo di inizio 900 a tema Halloween |
Quali sono le notizie storiche su questa Festa?
Le tracce più antiche sulla celebrazione "Cristiana" della festa di Ogni Santi risalgono al IV secolo dopo Cristo, dove abbiamo una data; il 13 Maggio!
In verità anche Efrem Siro, scrittore siriano, nel 373 d.C., indica la data del 13 maggio per questa Celebrazione, anche nel rituale Ortodosso.
Come mai questa data ritorna? Semplice...riprende una Festività romana (NATURALMENTE!)
Effettivamente, se uno va a curiosare nel calendario delle festività romane (da cui le Feste cattoliche -TUTTE- derivano) scoprirà che esisteva un giorno di festa dedicato a Tutti gli Dei (Pantheon, appunto) in questa data, che continua a ricorrere.
Bisogna, però, aspettare l'inizio del Medioevo (anno 741), per avere la data del 1° Novembre, quando Papa Gregorio III la scelse come data in occasione dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro con le reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. La ricorrenza di Ognissanti venne decretata giorno di festa qualche decennio più tardi, nel 835, dal re franco Luigi il Pio sempre su intervento papale.
Alle soglie del Medioevo quindi, fin qui, abbiamo una celebrazione romana, trasformata in festa cattolica e traslata di periodo....ma andiamo avanti!
Foto di maschere per Halloween di una scolaresca anni 50 |
Sappiamo che la tradizione nord europea in teoria dovrebbe essere più antica, cosa significa questo?
Quasi tutti i popoli del Nord Europa, dividevano l'anno solare in due grandi periodi: Estate e Inverno che coincidevano ovviamente uno con i mesi di semina e raccolta, l'altro è periodo della neve e del ghiaccio in cui si aspetta consumando le risorse accumulate.
L’entrata e l'uscita dei due periodi veniva festeggiato, durante il mese di maggio e a fine autunno, rispettivamente con i giorni di Beltane e Samhain (secondo tradizione celtica, poi prese dal neo-paganesimo e trasformate in festicciole per rituali di pseudo magia e stregoni di ogni sorta, ma questa un'altra storia!).
Illustrazione di inizio 800 delle Feste che si svolgevano per Samhain in Irlanda; balli, ubriacature e lassismo |
Ma chi erano questi Celti?
Con questo nome si indica un insieme di popoli nord europei che nel IV-III secolo a.C.raggiungono la loro massima espansione, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio, oltre ad alcuni insediamenti isolati più a sud.
Etnicamente parlando, parliamo più o meno di diversi gruppi, che mantennero però la stessa lingua e le stesse abitudini religiose, anche se di fatto erano nuclei autonomi. Britanni, Galli, Pannoni, Celtiberi e Galati in teoria fanno parte di questa grande famiglia.
Falò che si accende per rischiarare la notte di Samhain |
Poi cosa è successo? ....e niente, sono arrivati i Romani!
Fu Cesare a conquistare definitivamente la Gallia, e col tempo anche altri territori del Nord Europa. Quello che non tutti conoscono è che anche i romani avevano ereditato dai popoli italici, a loro volta, feste collegate al ciclo della terra e dell'alternanza delle stagioni, come per tutti gli altri popoli antichi. Anche per i romani la fine del periodo agricolo produttivo era a fine Ottobre, periodo in cui si ringraziava la terra per i doni ricevuti, in onore di Pomona per l'esattezza, Dea di origine preistorica addetta alla maturazione dei Frutti delle Terra, anche se in realtà era Settembre il suo mese, momento in cui appunto i frutti della terra maturano. Tecnicamente non si conosce esattamente il periodo della Festa; motivo per cui l'associazione con Pomona rimane molto probabile, ma non meglio associata ad una data. Di fatto il ciclo agricolo si chiude con la vendemmia e la raccolta, proprio a fine Ottobre (almeno da noi in Italia). Ad ogni modo, diciamo che ogni popolo festeggiava a modo sua l'arrivo dell'Inverno e dei primi freddi...e questo mi pare rilevante!
Raffigurazione di Pomona con il suo raccolto di fine Autunno! |
Quando i due mondi entrarono a contatto (quello dei "barbari" - lasciatemi passare il termine- e quello dei romani) si rese necessario anche uniformare i calendari e le celebrazioni e anche se non sapremo mai esattamente come avvenne la cosa, sembra abbastanza ovvio che questa fine della stagione dei raccolti potesse essere festeggiata proprio nel periodo di fine Ottobre.
Bisogna però anche sottolineare che alcuni studiosi odierni dei Celti affermano che la festa celtica non c'entra nulla con Halloween, e che certi altri invece affermano che nemmeno Pomona c'entra nulla con la festa. A me sembra folle tutto ciò, ma questa confusione non è tutta colpa della disattenzione dei ricercatori moderni, c' è anche lo zampino della religione cattolica che ha modificato il corso degli eventi e non solo.
Cartolina per Auguri di Halloween anni 20 |
Le incomprensioni riguardo questa festa nascono in parte da alcune questioni di fondo:
1) la nostra idea di Halloween in Europa e in Italia soprattutto, è stata trasformata nel dopo guerra, pur non essendo l'unica trasformazione che ha subito nel corso dei millenni...
Come già anticipato la Chiesa Cattolica ci ha messo il suo, ma anche i Romani hanno modificato più volte il calendario degli eventi adattandolo alle necessità Imperiali più recenti e tendendo a tralasciare le divinità e quindi le feste più arcaiche, che rappresentavano in qualche modo le attività popolane più semplici.
Di fatto Roma Arcaica e Protostorica (la vogliamo chiamare Roma Italica?) è stata poi schiacciata dalle epoche degli Imperatori in cui molti riti e celebrazioni più rurali e antiche, passarono in secondo piano (almeno sulle fonti storiche) per lasciare il posto alle Feste e ai Culti Imperiali più blasonati.....del resto sapete come funziona con le propagande politiche no? Invadono tutti gli spazi alla fine!
2) L'altra questione fondamentale è che quasi tutta la classificazione delle Religioni e relative feste antiche si deve a un paio di autori che di fatto, anche se voi non li avete mai sentiti nominare hanno influenzato gran parte dei nostri libri di scuola e quindi della conoscenza media delle persone; Frazer c'ha messo e come lo zampino in questa storia, con un suo famoso libro il Ramo d'Oro. Secondo l'antropologo infatti Halloween è senza ombra di dubbio una festa celtica e tale è rimasta fino ai nostri giorni, senza mai che nessun altro indagasse con un più ampio respiro.
La colpa (se mai ce ne fosse una) è sicuramente dei successori dei Frazer, inclusi tutti noi....non è possibile pensare che dal 1890 gli studi antropologici europei di risistemazione della disciplina, si siano fermati pressapoco completamente. Ad ogni modo la classificazione delle Feste attuali e delle loro trame tra etnologia, storia e religione è ancora quella di Frazer che per la cronaca era un tantino Scozzese - centrico e come obiettivo aveva quello di rivalutare le culture nord europee nei confronti di quelle mediterranee. .....ed ecco come tutto si spiega!
L'albero della vita e della morte che porta la conoscenza ma anche il peccato...il bene e il male insomma! |
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sì che l’aldilà si fondesse con il mondo dei vivi e permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.
Samhain era, dunque, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Vestiti con maschere grottesche, si facevano luce con lanterne costituite da Rape intagliate (e non zucche originariamente) al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti, in modo da farli ritornare nel loro mondo. In alte versioni il Fuoco e le Lanterne servivano proprio a far ritrovare la strada ai defunti.
Rapa intagliata come Lanterna (originariamente non si utilizzavano le Zucche) |
Nella nostra visione moderna di questa festa c'è anche da considerare un altro elemento che tanto ha influenzato questa Festa nel passaggio tra l'800 e il 900; le opere letterarie gotiche e horror dell'epoca (come i romanzi Frankenstein, Dracula e Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde) che in quel momento spopolavano.
Ormai vi sarà chiaro che quella che sembrava essere una "Festicciola semplice per bambini" sta invece mostrando una interessantissima prospettiva tutta da approfondire.
Ormai vi sarà chiaro che quella che sembrava essere una "Festicciola semplice per bambini" sta invece mostrando una interessantissima prospettiva tutta da approfondire.
Un intagliatore di Rape di Halloween stile 800 |
Ma oggi in italia è sopravvissuto qualcosa di simile all'Halloween più blasonato, che deriva dalle nostre Feste italiche di Fine bella stagione/ Raccolto??
La risposta è ASSOLUTAMENTE SI!
Caratteristiche molto simili ad Halloween si riscontrano nell'antica festa di Sant'Andrea celebrata a Martis e in altri comuni dell'Anglona e del Goceano, in Sardegna: la notte del 30 novembre gli adulti vanno per le vie del paese percuotendo fra loro graticole, coltelli e scuri allo scopo di intimorire i ragazzi e i bambini che nel frattempo vagano per le strade con delle sinistre zucche vuote intagliate a forma di teschio e illuminate all'interno da una candela. I giovani, quando vanno a bussare nelle case, annunciano la loro presenza battendo coperchi e mestoli e recitando una enigmatica e minacciosa filastrocca in lingua sarda Sant'Andria muzza li mani!!... (Sant'Andrea mozza le mani) ricevendo in cambio, per questa loro esibizione, dolci, mandarini, fichi secchi, bibite e soldi.
Una pratica identica era presente nel Lazio del nord, in anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, e da far risalire, tramite testimonianze indirette, quantomeno alla seconda metà dell'Ottocento. La zucca intagliata ed illuminata veniva a volte chiamata La Morte, o anche La Morta oppure Beccamorta.
L'uso di intagliare le zucche e illuminarle con una candela si ritrova anche in Lombardia e in Liguria, ad esempio nella cultura tradizionale di Riomaggiore nelle Cinque Terre, così come in Emilia ed in generale in tutta la pianura padana, dove fino alla fine degli anni '50 si svuotavano le zucche o si usavano normali lanterne ed illuminate da candele, venivano poste nei borghi più bui ed anche vicino ai cimiteri e alle chiese. A Parma tali luci prendono il nome di lümera.
Locandina per la Festa antichissima del Mortu Mortu in Sardegna |
In Puglia, a Orsara di Puglia, la notte tra l'1 e il 2 di novembre si celebra l'antichissima notte del "fucacost" (fuoco fianco a fianco): davanti a ogni casa vengono accesi dei falò (in origine di rami secchi di ginestra) per illuminare la strada di casa ai defunti (in genere alle anime del purgatorio) che in quella notte tornerebbe a trovare i viventi. Sulla brace di questi falò, viene cucinata della carne che tutti mangiano in strada assieme ai passanti. Nella giornata dell'1, nella piazza principale, si svolge, la tradizionale gara delle zucche decorate (definite le "cocce priatorje" - le teste del purgatorio).
In Sardegna, si è conservata da secoli una tradizione del culto delle anime dei morti che presenta delle analogie interessanti con quella celtica. Si tratta della ricorrenza che viene indicata con diversi nomi: is Animeddas e is Panixeddas nel sud dell’isola, Su ‘ene ‘e sas ànimas o su Mortu Mortu nel nuorese, su Prugadòriu in Ogliastra.
Nel dopoguerra dagli Usa viene importata secondo la versione popolare, la festa di Halloween come la conosciamo oggi....secondo gli storici americani questa festa è stata importata dagli immigrati irlandesi che a loro volta l'hanno ereditata dai loro antenati Celti. I popoli celtici la spartiscono con i conquistatori Romani e tutti a loro volta la ereditato dai popoli proto/preistostorici Italici.
Il tutto viene condito di cristianità intorno all'inizio del medioevo. Di fondo rimane comunque la stessa celebrazione; la fine della stagione dei raccolti, l'arrivo dell'inverno, il passaggio tra la vita (rappresentata dal raccolto che finisce) e la morte (il letargo della natura). Il passaggio dei Morti (col loro carico di vita conclusa nel loro ciclo) fa parte della ciclo naturale. Il loro cammino viene illuminato da ortaggi intagliati e/o da falò. Il fuoco depura e illumina le pure ataviche dei gruppi umani.
E' inutile girarci intorno questa Festa zitta zitta sembra essere un caposaldo dello scandire del tempo di tutti i gruppi umani. C'è qualcosa di ancestrale, nelle nostre paure più ataviche forse e nel rapporto che tutti abbiamo con la Morte; abbiamo bisogno di esorcizzare questo limite tra vita e morte e questa è la più banale delle verità. Halloween in qualsiasi modo vogliate chiamarla e di qualsisi religione siate, è una delle feste più ugalitarie che accomuna tutte le culture umane occidentali.
Ora sono sicura che ci penserete più volte prima di dire che Halloween non è una Festa anche Italiana!
Buon vigilia di Ognissanti dunque, Buon Halloween...qualsiasi Religione, Stato, Cultura, Lingua o Età abbiate...perchè Halloween è una Festa che appartiene a tutta l'Europa e più che mai anche a noi Italici!
- The Oxford English Dictionary, 2ª ed., Oxford, Oxford Univ. Press, 1989
- Nicholas Rogers, Samhain and the Celtic Origins of Halloween in Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, New York, Oxford Univ. Press, 2002, pp. 11–21, ISBN 0-19-516896-8.
- Jacqueline Simpson, All Saints' Day in G. Howarth e O. Leeman (a cura di), Encyclopedia of Death and Dying, Londra, Routledge, 2001
- Ronald Hutton, The Stations of the Sun: A History of the Ritual Year in Britain, Oxford, Oxford University Press, 1996.
- Alessandro Fornari, Le feste dell'anno, in Cultura contadina in Toscana, vol II. L'ambiente e la vita. Firenze, Bonechi, 1989. p. 281.
- Nulvi, la festa di Sant'Andria in La Nuova Sardegna, 3 dicembre 2011.
- Giuseppe Bellosi e Eraldo Baldini, Halloween. Nei giorni che i morti ritornano, Torino, Einaudi, 2006.
- Jean Markale, Halloween. Storia e tradizioni, traduzione di Marco Enrico Giacomelli, Torino, L'Età dell'Acquario, 2005
Anche in Abruzzo, nel dopoguerra, i miei genitori andavano in giro con gli altri bambini del paese, a bussare alle porte delle case, recitando una filastrocca, ricevendo in regalo chicchi di mais cotto che poi consumavano tutti insieme in strada. Questo avveniva nella notte tra l'1 ed il 2 novembre.
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